MODELLO TERAPEUTICO
Il mio approccio terapeutico si basa sull’orientamento psicoanalitico, ispirato agli insegnamenti di Freud e Lacan. In un’epoca di incertezze e mutamenti sociali, la psicoanalisi offre uno spazio per esplorare le radici del disagio e per accompagnare il soggetto verso una vita più autentica. Confrontarsi con la mancanza ad essere e con il Reale, che sfugge alla simbolizzazione, permette di aprirsi a nuove possibilità di trasformazione, attraverso il linguaggio e il desiderio.
L’etica della psicoanalisi: desiderio, godimento e Legge simbolica.
L’etica psicoanalitica, secondo Lacan, pone il desiderio al centro del processo analitico. Il desiderio, radicato nella mancanza ad essere, rappresenta ciò che definisce l’unicità del soggetto, ma si confronta con il godimento, una forza che eccede il principio di piacere e si lega al Reale come limite.
La Legge simbolica, mediata dal linguaggio, offre un quadro entro cui il desiderio può trovare espressione senza sopraffare il soggetto. Il lavoro analitico si concentra su queste tensioni, favorendo una nuova organizzazione che permetta al desiderio di articolarsi in modo più consapevole e autentico,a partire da una riformulazione del Simbolico che sia all'altezza delle sfide personali e sociali.
Clinica dei sintomi contemporanei: il disagio come opportunità di soggettivazione
I sintomi del disagio contemporaneo – ansia, depressione, senso di vuoto – non sono solo segnali di sofferenza, ma configurazioni singolari con cui il soggetto cerca di dare consistenza al proprio essere. Lacan li considera soluzioni particolari che intrecciano aspetti simbolici, immaginari e legami con il Reale. In un mondo frammentato, spesso dominato dalla ricerca di godimento immediato, i sintomi riflettono il rapporto complesso con il desiderio e con ciò che sfugge alla simbolizzazione.
Decifrare il sintomo significa non solo comprenderlo, ma trasformarlo in un’opportunità per ripensare la propria posizione soggettiva e il modo di rapportarsi al proprio mondo interiore.
Il transfert: un dialogo che apre nuove prospettive
Il transfert è un elemento centrale del percorso analitico, un legame che permette di interrogare le dinamiche inconsce che influenzano il soggetto. Attraverso il transfert, il soggetto può riconsiderare il proprio rapporto con il desiderio, ma anche con il registro immaginario, che costruisce le rappresentazioni di sé e dell’Altro. L’immaginario, pur rischiando di imprigionare il soggetto in identificazioni rigide, è anche uno strumento fondamentale per il riconoscimento di sé. L’analista lavora per decostruire le immagini che bloccano il desiderio e riorganizzarne l’equilibrio, favorendo un dialogo più armonico tra immaginario, simbolico e Reale.
Trasformare il disagio in risorsa
La psicoanalisi, nel mio approccio, è uno spazio in cui il soggetto può confrontarsi con il disagio per trasformarlo in un’occasione di crescita. L’obiettivo è accompagnare il soggetto verso una consapevolezza più profonda del proprio desiderio, riorganizzando i rapporti tra le dimensioni che strutturano la psiche (che Lacan rappresentava con l'immagine del nodo borromeo). Questo percorso non elimina le difficoltà, ma le trasforma in risorse, aprendo il soggetto ad una vita più autentica e significativa.