Ossessione: il Desiderio Impossibile

📌 Cos’è la struttura ossessiva?
Nell’orientamento lacaniano, la struttura ossessiva non è solo un insieme di sintomi, ma un modo particolare di rapportarsi all’Altro e al desiderio.
Si configura come una tensione continua tra il desiderio stesso, la sua proibizione e un rapporto ambivalente con la Legge simbolica e il godimento.

🟦 Il soggetto ossessivo e la condanna di Tantalo
Lacan paragona l’ossessivo a Tantalo, condannato a sfiorare senza mai raggiungere ciò che desidera.

• Il desiderio è percepito come interdetto e viene attribuito all’Altro, simbolo della Legge.
• Il soggetto stesso, temendo l’“ira” dell’Altro, sabota il proprio desiderio, alternando avvicinamento e rifiuto.
• Questo meccanismo genera angoscia e porta a una rinuncia che congela ogni slancio vitale.

🟦 Il rapporto ambivalente con l’Altro e la Legge
L’ossessivo vive una relazione ambivalente:

• Da un lato, idealizza la Legge, cercando in essa un ordine assoluto e perfetto.
• Dall’altro, la avverte come insostenibile, fino a sabotarla simbolicamente.
• Vuole essere riconosciuto dall’Altro come un oggetto unico e insostituibile, ma sente anche odio verso quella stessa figura simbolica.

Questa doppia tensione alimenta un impegno costante in rituali, controlli e perfezionismo, che sembrano mantenere equilibrio ma nascondono un desiderio distruttivo.

🟦 Le compulsioni: rituali di controllo e pacificazione
Le azioni compulsive si configurano come veri e propri rituali simbolici:

• Servono a placare l’angoscia legata al desiderio proibito.
• Funzionano come un tentativo di pacificare il rapporto con l’Altro e la Legge.
• Non mirano a risolvere l’angoscia, ma a mantenere intatto un ordine simbolico rigido.

🟦 Ossessività e società contemporanea
Nel contesto attuale, con la perdita di un Altro simbolico forte:

• L’ossessivo costruisce nuove regole assolute e rigide per compensare la mancanza di un ordine stabile.
• Le compulsioni diventano un modo per cercare di escludere il caos e il desiderio, creando un mondo prevedibile ma alienante.
• Questo sistema però si rivela insostenibile e intrappola il soggetto in un circuito di controllo e rinuncia.

🩺 Box clinico: una paziente ossessiva
Una paziente arriva in analisi con la richiesta di “mettere ordine” nella propria vita. Dedica molte ore a rituali di pulizia e controllo, convinta che ogni imperfezione possa provocare una catastrofe.
Nel lavoro analitico emerge che questi rituali sono la sua maniera di tenere a distanza un desiderio che teme di non poter gestire, percepito come pericoloso e proibito.
L’angoscia si allevia solo temporaneamente con i rituali, ma la tensione persiste. Solo sciogliendo il legame tra desiderio e interdizione e accogliendo la propria ambivalenza verso la Legge, la paziente inizia a sperimentare nuovi modi di abitare il desiderio e la propria vita.

✅ Cosa portare via

• La struttura ossessiva intreccia desiderio, interdizione e ambivalenza verso la Legge.
• Il soggetto ossessivo vive un desiderio che sabota per paura o angoscia.
• Le compulsioni sono rituali per mantenere un ordine simbolico rigido e placare l’angoscia.
• La perdita di un Altro simbolico stabile acuisce questa dinamica, spingendo alla creazione di regole rigide.
• Il lavoro analitico mira a sciogliere il legame tra desiderio e interdizione, aprendo spazi nuovi di autenticità.

📚 Bibliografia essenziale

• Lacan, J. (1975). Le séminaire, Livre XX: Encore. Paris: Seuil.
• Miller, J.-A. (1998). Introduzione alla clinica lacaniana. Roma:Astrolabio