Etica del desiderio
Nel pensiero di Jacques Lacan, l’identità sessuale non è un dato biologico o culturale fisso, ma un processo soggettivo che attraversa il linguaggio, le immagini e il corpo. Ogni persona costruisce, a modo suo, il proprio rapporto con la sessualità e il desiderio. 🔹 Corpo, mancanza e desiderio Come ci spiega Joël Dor: ✦ “Il corpo è il luogo dove si inscrive la mancanza e il godimento.” Anche in condizioni difficili, come nell’autismo, il bisogno di costruire una propria identità sessuale persiste, mostrando quanto questo lavoro sia centrale nella nostra vita. 🔹 Il fallo: un significante, non un organo Per Lacan, il fallo è un simbolo che rappresenta la mancanza e struttura il desiderio, ma non esaurisce tutto il godimento, soprattutto quello femminile. Colette Soler parla di un “Altro godimento” che sfugge alle regole simboliche e apre alla pluralità. 🔹 Le nuove identità di genere: creatività soggettiva Cisgender, transgender, non-binary, queer: queste parole non sono solo etichette, ma tentativi di inventare un modo nuovo di nominarsi. Lacan dice: ✦ “L’essere sessuato si autorizza solo da sé e da qualche Altro.” Ogni soggetto deve trovare la propria via, riscrivendo il rapporto tra simbolico e reale. 🔹 Amare l’alterità L’amore vero è incontro con la differenza, non fusione narcisistica. Questo vale per ogni amore, anche quelli omosessuali, purché rispettino l’alterità dell’Altro. 📌 Esempio clinico Una giovane paziente trans arriva in analisi confusa e frammentata. Il suo percorso non è solo un “passaggio” di genere, ma un tentativo di ricostruire un legame simbolico dopo l’esclusione sociale. Attraverso l’analisi, trova un modo personale per abitare il proprio desiderio. 📍 Cosa ricordare
📚 Per chi vuole approfondire: J. Lacan, Les non-dupes errent J.-A. Miller, Introduzione alla clinica lacaniana C. Soler, Quel che Lacan diceva delle donne
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Luglio 2025
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